Martedì 4 novembre 1919, quattro Madri Canossiane giungono per la prima volta a Coredo, pronte a servire la piccola comunità locale. L’intera Diocesi di Trento ha attraversato una prova molto dolorosa: la Grande Guerra (1914-1918), terminata con il crollo dell’Impero austro-ungarico e l’annessione del Trentino al Regno d’Italia.
Grazie all’eredità di Emanuele Sicher le suore possono disporre della casa, della corte e delle masserizie del defunto affinché “si portino a Coredo, si assumano l’istruzione dell’asilo e cerchino di esercitare un influsso morale vantaggioso sulla gioventù femminile”.
“Viene spontaneo un pensiero di riconoscenza a Dio: le sostanze di una famiglia benestante sono state impegnate per l’educazione dei bambini e delle giovani del paese. Possiamo ben dire che fu un ottimo investimento”
Ferruccio Romagna, storico locale
Dal 1920 quindi l’asilo si trasferisce nella casa delle Madri Canossiane e qui rimarrà per circa trent’anni. All’inizio i bimbi sono accolti in un grande stanzone. L’ambiente è lieto e povero, le Madri sperimentano la generosità delle famiglie, strumento della Divina Provvidenza: c’è chi porta patate, chi legna, chi offre un brust (sanguinaccio). I piccoli apprendono nozioni di igiene, fanno costruzioni con rametti e carta straccia, recitano le preghiere, imparano canzoncine, ascoltano racconti tratti dalla Storia Sacra.
Oltre a condurre l’asilo infantile le Madri aprono una scuola di lavoro femminile, che fino agli anni ’60 sarà molto frequentata, anche da ragazze provenienti da fuori paese. Ago e filo, lavoro a maglia, taglio e cucito: le giovani apprendono l’arte dell’economia domestica in un ambiente allegro e sicuro, costruendo il proprio futuro sulla roccia delle virtù umane e cristiane.
Nel corso degli anni, l’apostolato delle Madri Canossiane si articola e si espande: catechesi, gruppi estivi (Grest), campi scuola, cura della liturgia, coro parrocchiale, radio parrocchiale Sette Larici, oratorio, partecipazione a gruppi parrocchiali, servizio nella pastorale degli infermi e degli anziani, accoglienza di gruppi…
“Per questo con gioia e gratitudine celebreremo il centesimo anniversario della fondazione della casa Canossiana di Coredo […] il cui apostolato si è rivelato simile alla vite del Salmo 128: non appariscente, eppure molto fecondo“.
Tratto dal settimanale cattolico “Vita Trentina” della Diocesi di Trento consulta l’intero articolo pubblicato il 20 ottobre 2019
L’azione apostolica, la carità verso i fratelli si compie perché nutrita dalla carità verso Dio, dalla contemplazione di Gesù Crocifisso e Maria Addolorata, nella preghiera e nell’Eucaristia .